DIO BACCO, IL PORTATORE DI LUCE

dio Bacco dipinto da Vanessa Foschi

Bacco

Quest’opera vede dipinto da Vanessa Foschi il dio Bacco disteso.

Secondo le invocazioni riportate da Ovidio (Metamorfosi, IV, vv. 11-30) Bacco è definito lieto piantatore dell’uva.

Grappoli d'uva, nel dipinto olio su tela Bacco disteso di Vanessa Foschi

Grappoli d'uva, nel dipinto olio su tela Bacco disteso di Vanessa Foschi Nato dal fuoco, due volte creato, lui solo ha due madri. Ha intonsa chioma e incorruttibile giovinezza. Eterno fanciullo, bellissimo, è visibile nell’alto cielo; per questo fra gli dei egli è anche chiamato il “Portatore di luce” (Fosforo). Quando si presenta senza corna ha il capo simile a quello di una ragazza. Egli annienta i sacrileghi, come Licurgo e Penteo e getta a mare, trasformandoli in delfini, i pirati.

turaque dant Bacchumque vovant Bromiumque Lyaeumque/ignigenamque satumque iterum solumque bimatrem:/ additur his Nyseus indentonsusque Thyoneus/et cum Lenaeo genialis consitor uvae/Nycteliusque Eleleusque parens et Iacchus et Euhan,/ et quae praeterea per  Graias plurima gentes/nomina, Liber, habes; tibi enim inconsumpta iuventa est,/ tu puer aeternus, tu formosissimus alto/ conspiceris caelo; tibi, cum sine cornibus adstas,/virgineumque caput est; Oriens tibi victus adusque/decolor extremo qua cingitur India Gange./Penthea tu, venerande, bipenniferumque Lycurgum/sacrilegosque mactas Tyrrhenaque mittis in aequor/corpora; tu biiugum pictis insignia frenis/ colla premis lyncum; Bacchae Satyrique sequuntur, quique senex ferula titubantes ebrius artus/ sustinet et pando non fortiter haeret asello./Quacumque ingrederis, clamor iuvenalis et una/ femineae voces inpulsaque tympana palmis/concavaque aera sonant longoque foramine buxus.

DIO BACCO, SIGNORE DEI FELINI

Bacco doma i felini  e conduce  danze sui monti. Satiri e Baccanti lo seguono, al suono timpani  e flauti .

Bacco, tigre

Ai  piedi di Bacco serpeggia l’edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita.

Ai piedi di Bacco, nel dipinto Bacco disteso di Vanessa Foschi, serpeggia l'edera, che lo protesse durante la sua prima nascita

Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò (Euripide, Baccanti, vv. 101-102).

Sulle spalle di Bacco, nel dipinto Bacco disteso di Vanessa Foschi, si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò

Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele, la Gran Madre degli dei. Euripide (Baccanti, vv. 120-123), nei suoi celebri aristofanii, così  canta il luogo: riposta dimora dei Cureti, sacrosanto, meraviglioso soggiorno, antro di Creta dove nacque Zeus.

Bacco disteso, Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele, la Gran Madre degli dei. Euripide, ( Baccanti, vv. 120-123), nei suoi celebri aristofanii, così canta il luogo: riposta dimora dei Cureti, sacrosanto, meraviglioso soggiorno, antro di Creta dove nacque Zeus.

BaccoConduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli (Aristofane, Rane, vv. 340-351).

Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservati