Apollo dio dei topi

APOLLO DIO DEI TOPI

Apollo dio dei topi è raffigurato nel dipinto Apollo Invitto di Vanessa Foschi.

SMINTHIOS APOLLO – ΣΜÍΝΘΙΟΣ ’ΑΠÓΛΛΩΝ

Sminthios Apollo (Σμίνθιος Ἀπόλλων), Apollo dio dei topi, fu per la prima invocato nel primo  libro dell’Iliade dal sacerdote Crise.

Sminthios Apollo, tableau huile sur toile peint par Vanessa Foschi

Palemone dava la seguente spiegazione dell’origine dell’epiteto Sminthios (Scholia palaia te, kai panu ophelima eis ten tou Omerou Iliada, I, 8): a Crise, città della Misia nella Troade, c’era una fonte sacra ad Apollo. Il dio, irato per la sua copertura, mandò topi a rovinare i raccolti. In seguito, ospitalmente accolto da un mandriano del luogo, promise la cessazione dei mali. Con l’arco uccise i roditori, imponendo il discoprimento della sorgente.

Apollo Sminthios, tableau huile sur toile peint par Vanessa Foschi, arc en argent

Accanto ad essa fu poi costruito il santuario di Sminthios Apollo (Apollo dio dei topi). Nella lingua locale i topi erano infatti chiamati Sminthoi.


Souris en Sminthios Apollo, tableau huile sur toile peint par Vanessa Foschi

Secondo altri (Scholia palaia te, kai panu ophelima eis ten tou Omerou Iliada, I, 8,9) l’epiclesi cultuale di Sminthios va fatta risalire al seguente episodio: i Cretesi erano stati inviati da Apollo a fondare una colonia. Durante il viaggio approdarono per una sosta in Ellesponto; il mattino seguente , quando erano pronti a salpare, trovarono che i topi avevano loro di notte tagliato le funi degli ormeggi, rosicchiandole; interpretando questo come un segno divino fondarono in quel luogo la città chiamata Sminthia; poiché  in lingua cretese il topo era detto Sminthos anche Apollo fu denominato Sminthios: egli aveva coperto la città con la sua protezione.

[caption id="attachment_5461" align="aligncenter" width="525"]Sminthios Apollo, tableau huile sur toile peint par Vanessa Foschi, rat Apollo dio dei topi[/caption]

Sminthios Apollo, tableau huile sur toile peint par Vanessa Foschi, rats

Nel dipinto Apollo Invitto il piede del dio posa su topi, come nel santuario di Apollo Sminteo in Ionia, dove, come testimoniato da Strabone, XIII, venivano nutriti e venerati topi mansueti, per propiziare il dio, poiché Apollo dio dei topi può schierare e ritrarre legioni di roditori come desidera.

ΦΟÍΒΟΣ, FEBO

Il dio è detto da Esiodo ΦΟÍΒΟΣ, puro, incontaminato, dal termine greco che significa purezza (Scholia palaia eis ten Iliada, I, 9).

Egli fa sfolgorare dall’ arco d’argento  i dardi possenti.  Il dio, se invocato, reca limpida luce nelle tenebre oscure, come attestato da Apollonio Rodio nelle Argonautiche. 

Apollo-dio-della-luce-dio-dall'arco-d'argento-dipinto-olio-su-tela-di-Vanessa-Foschi

Sullo sfondo del dipinto si possono osservare le brillanti vette gemelle del monte Parnaso, il seggio profetico. Era stato chiamato, nei famosi gliconei di Euripide (Fenicie vv. 226, 227 )  “roccia splendente che proietta una duplice vampa di fuoco”. Come affermato da Eschilo nel prologo delle Eumenidi (vv. 21-27), sotto la sua sommità si trova il cavo antro Coricio sacro alle Ninfe, nei cui recessi gli dei amano dimorare, e dove gli abitanti di Delfi in tempi bui solevano nascondere di tesori dell’oracolo, come attestato da Erodoto.

Apollo-dio-della-luce-dipinto-olio-su-tela-di-Vanessa-Foschi-monte-Parnaso-e-rosa

Apollo-dio-della-luce-dio-dall'arco-d'argento-dipinto-olio-su-tela-di-Vanessa-Foschi-alloro

APOLLO, BACCO E MONTE PARNASO

Ovidio dice che questo fu il luogo dove approdò la piccola barca di Deucalione, figlio di Prometeo, dopo il diluvio. Tutto il resto era stato coperto dal mare, a causa dell’ira di Zeus contro il malvagio genere umano. Qui il giusto Deucalione, insieme alla moglie Pirra, levò la sua prima preghiera; invocò le Ninfe della grotta Coricia e il potente  spirito della montagna (Metamorfosi I, vv. 315-320) :

Separat Aonios Oetaeis Phocis ab arvis,/terra ferax, dum terra fuit, sed tempore in illo/ pars maris et latus subitarum campus aquarum; /mons ibi verticibus petit arduus astra duobus, /nomine Parnasus, superatque cacumina nubes: hic ubi Deucalion (nam cetera texerat aequor)/cum consorte tori parva rate vectus adhaesit, / Corycidas nymphas et numina montis adorant/ fatidicam Themin, quae tunc oracla tenebat

 Tutta la landa  è anche il condiviso dominio di Bacco  Bromio (il Rumoroso). Durante i tre mesi invernali le sacerdotesse Tiadi partivano da Atene conducendo le sacre danze, lungo diverse tappe, fino qui (Pausania Focide). Nei miti orfici si sosteneva che Iacco, una versione precedente del Bacco tebano, fu smembrato dai Titani;  i resti del suo corpo, eccezion fatta per il cuore, furono qui interrati da Apollo sul monte Parnaso.

La montagna si staglia contro il cielo di Delfi. Apollo ricevette la sede fatidica dalla  nonna materna Febe (Diodoro, Biblioteca Storica V, 67). Fu un regalo di compleanno (Eschilo, Eumenidi, vv. 6,7). La precedente detentrice dell’oracolo era stata Temi che lo aveva ereditato dalla Terra stessa.

Da suo padre Zeus Apollo ebbe anche l’arte della profezia (Eschilo, Eumenidi v.17). Egli getta oracoli attraverso i suoi profeti da un focolare di eterno fuoco. Esso era situato al centro della terra (Euripide, Ione, vv. 461-464,  Eschilo, Coefore, v. 1037). Li presso svettava il sacro alloro (Lucrezio, De rerum natura).

Apollo-dio-della-luce-dio-dall'arco-d'argento-dipinto-olio-su-tela-di-Vanessa-Foschi-volpe

Il lungisaettante Arciere fra gli dei greci, è dipinto da Vanessa Foschi il momento prima di uccidere con la sua spada d’oro Porfirione, il re dei figli della Terra, dopo averlo abbattuto con una freccia dell’arco d’argento.

Lo scocco dei dardi di Apollo, il  dio scintillante (“marmairon” Euripide “Ione”) è infallibile, come i raggi del sole, sfolgoranti saette del limpido giorno (“radii solis … lucida tela diei” Lucretius, “De rerum natura” I, 147).

[caption id="attachment_5159" align="aligncenter" width="700"]Apollo. In the painting the foot of the god rests on mice, like in the sanctuary of Sminthian Apollo in Ionia, where, as witnessed by Strabo, XIII, tame mice were fed and worshipped, to propitiate the god, for Apollo can deploy and disengage legions of mice as he wishes. Technique oil on canvas. Painted by Vanessa Foschi. Written by Vanessa Foschi. All rights reserved In the painting the foot of the god rests on mice, like in the sanctuary of Sminthian Apollo in Ionia, where, as witnessed by Strabo, XIII, tame mice were fed and worshipped, to propitiate the god, for Apollo can deploy and disengage legions of mice as he wishes.
Technique oil on canvas. Painted by Vanessa Foschi. Written by Vanessa Foschi. All rights reserved[/caption] [caption id="attachment_5161" align="aligncenter" width="525"]Apollo dio dei topi-dio-dall'arco-d'argento-dipinto-olio-su-tela-di-Vanessa-Foschi-topi Apollo dio dei topi[/caption]

PROFEZIA

 Per quanto riguarda le dinamiche della profezia, tutte le creature corporee vivono in una definita intersezione spazio-temporale. Quando il ricettacolo del dio Apollo è colpito dalla profezia egli diventa capace di dispiegare la propria coscienza come una rete gettata nell’oceano, sperimentando il passato presente e futuro allo stesso tempo;  si sposta poi nelle ombre del passato e così facendo allinea se stesso con il possibile esito temporale; poi, come un sughero galleggiante, tira la rete dall’abisso salvando il filo. Il “pulsante” che attiva l’accesso alla conoscenza può essere la giusta domanda, la presenza di una certa persona o un luogo saturo di forti impronte residue, come accadde alla schiava Cassandra di fronte alla reggia degli Atridi (Eschilo, Agamennone, vv. 1091-1129).

Apollo Invitto, dipinto olio su tela di  Vanessa Foschi, diam. cm.120.Tutti i diritti riservati

Scritto di  Vanessa Foschi
Marzo 2017/Giugno 2018/Febbraio 2019. Tutti i diritti riservati


Apollo