Nel realizzare l’opera “Arianna e Bacco”, diametro centimetri 120, Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e sulla fanciulla famosa per l’espediente del filo per uscire dal labirinto. Quest’ultima era figlia di Minosse II, discendente di Minosse I, figlio di Zeus ed Europa (Diodoro, Biblioteca Storica, IV, 6). Sua madre era Pasifae, figlia del Sole. Fu cent’anni dopo la morte di Minosse II che avvenne la guerra di Troia cantata da Omero (Erodoto, Storie, 7, 17).
Zeus aveva concesso Europa, principessa fenicia figlia di Agenore e sorella di Cadmo, e la sua prole al re di Creta Asterione (Apollodoro, Biblioteca, II, 2). Costui, essendo senza figli, aveva poi lasciato il dominio dell’isola a Minosse.
Di ritorno dalla spedizione indiana, il vittorioso dio Bacco si imbattè nella principessa Arianna sull’isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d’oro. Lanciò al cielo il diadema, l’oro e le gemme si trasformarono in fulgido fuoco perenne, disponendosi nella figura della costellazione (Ovidio, Metamorfosi, VIII, 178-181). Le rimase poi sempre fedele.
Liber tulit, utque perenni/ sidere clara foret, sumptam de fronte coronam/ inmisit caelo/ tenues volat illla per auras, dumque volat/ gemmae nitidos vertuntur in ignes/ constituuntque loco specie remanente corona
Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati
IL RISVEGLIO DI ARIANNA
In questa tela di Carla Roselli, Bacco risveglia Arianna, anticamente venerata fra le divinità indigete di Nasso. La tradizione vulgata ne fa la figlia di Minosse, re di Creta. Fu lei che condusse fuori dal labirinto Teseo grazie al suo filo. Nel labirinto, opera di Dedalo, era imprigionato il Minotauro, che veniva alimentato con una dieta a base di sacrifici umani. Teseo lo uccise.
L’eroe ateniese poi la abbandonò sull’isola di Nasso, alcuni dicono volontariamente. Gli Ateniesi sostennero che fu forzato ad agire così da Bacco, in un sogno.
In omaggio alla principessa, per il vasellame utilizzato nei dipinti la pittrice si è liberamente ispirata allo stile dei ritrovamenti della civiltà minoico-micenea.
Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati
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