Castore e Polluce, i Dioscuri figli di Leda

Castore e Polluce, figli di Zeus     

gods : Zeus and Leda, mother of the Dioscuri, Castor and Pollux, and of Helen of Troy, as painted by Carla Roselli

Concepimento di Castore e Polluce

               

ZEUS E LEDA

Zeus/Iuppiter, il più giovevole fra gli dei, è qui rappresentato da Carla Roselli in forma di cigno. Leda, regina di Sparta, gli porge un rametto di mirto, pianta sacra a Venere. Indossa una ghirlanda d’oro dello stesso albero.

Dall’unione divina nacque un uovo  da cui emersero Elena e Polluce, uno dei  Dioscuri. La figlia di Leda era bianca e morbida come un cigno (Luciano di Samosata, “Il giudizio delle dee”). Ella fu prediletta da Venere fra le donne mortali. Elena possedette il volto che mobilitò le mille navi che bruciarono le superbe torri di Ilio.

Castore e Polluce, i Dioscuri

I  gemelli Dioscuri, forti guerrieri montati su nivei destrieri, che, muovendo dal Peloponneso trascorrono su tutta la terra e il vasto mare (Pindaro, Olimpiche, III); Polluce, vincitore del gigantesco Amico, e Castore, uccisore di Linceo, eroe dalla vista infallibile (Teocrito, Idilli, 22); essi decidono le sorti degli eserciti al cui fianco intervengono.  Sono i salvatori degli uomini sul filo del rasoio e dei cavalli nelle battaglie sanguinose (Teocrito Idilli, 22).

Lo dimostrarono, tra l’altro,  nella sparizione dello scudo di Aristomene nelle guerre messeniche (Pausania).

LAGO REGILLO E FONTE DI GIUTURNA

Castore e Polluce vegliarono anche per il dominio del popolo Romano, come nella battaglia del lago Regillo  (Livio), dove si trovarono fronte a fronte il dittatore romano Aulo  Postumio e il comandante degli abitanti di Tuscolo.

Valerio Massimo (Facta et dicta memorabilia, I, 8, 1) racconta che i Dioscuri  furono visti detergere il sudore loro e dei cavalli presso il lago di Giuturna; il loro sacello adiacente alla fonte fu scoperto aperto senza intervento umano; e che furono loro ad annunciare a Vatinio la cattura del re Perseo di Macedonia.

Se invocati garantiscono anche la salvezza dei naviganti, durante le turbinose procelle, sfrecciando giù con fulve ali (Inni Omerici), e balzando luminosi sulle funi dell’albero  (Alceo fr. 3 /5). Grazie al loro intervento alla nera notte segue una splendente calma.

STELLE SPLENDENTI

A loro infatti veniva ascritta l’azione dei corpi luminosi che solevano comparire sia intorno alla punta delle lance, sui bastioni, sia sui pennoni delle navi, sia dietro alla testa degli uomini (Plinio il  Vecchio, Storia Naturale, I, 37). Durante la navigazione se apparivano due fuochi, simili a stelle, con un suono di fremito d’ali,  se ne traeva buon augurio, perché si riteneva che cacciassero  la funesta  meteora chiamata “Elena”. Se era uno solo invece preannunciava l’affondamento della nave.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli, diametro cm 120. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

ZEUS AND LEDA

Zeus/Iuppiter, the most beneficial of the gods, is  here represented by artist Carla Roselli in the form of a swan. Leda, queen of Sparta, offers him a branch of myrtle, plant sacred to Venus. She also wears a golden wreath of the same tree.

From the union was born an egg from which emerged Helen and Pollux, one of the Dioscuri. The daughter of Leda  was white and soft as a swan (Lucian of Samosata “The judgement of the goddesses”). She  was dearest to Venus among mortal women . Helen possessed a “face that launched a thousend ships and burnt the toplees towers of Ilium” (Marlowe, “Dr. Faustus”).

Castor and Pollux, the Dioscuri

The Dioscuri twins, strong warriors mounted on snow-white steeds, who, moving from the Peloponnese, run all over the land and the vast sea (Pindar, Olympics , III); Pollux, winner of the gigantic Amicus, and Castor, killer of Lynceus,  hero with an infallible sight (Theocritus, Idylls, 22); they decide the fate of the armies on whose side they intervene. The twins are the saviors of men on a razor’s edge and of horses in bloody battles (Theocritus, Idylls, 22).

 

They demonstrated it, among other things, in the disappearance of Aristomene’s shield in the Messenic wars (Pausanias).

 LAKE REGILLUS AND JUTURNA’S SPRING

Castor and Pollux also watched over the dominion of the Roman people, as in the battle of Lake Regillus (Livy), where  the Roman dictator Aulus Postumius and the commander of the inhabitants of Tusculum faced each other in open battle.

Valerius Maximus (Facta et dicta memorabilia, I, 8, 1) tells that the Dioscuri were seen wiping the sweat  of their horses near the lake of Juturna; their chapel adjacent to the source was discovered open without human agency; and that were they who announced to Vatinius the capture of King Perseus of Macedon.

If invoked they also guarantee the safety of  sailors, during  whirlwind storms, darting down with tawny wings (Homeric Hymns), and leaping brightly on the ropes of the mast (Alcaeus fr. 3/5). Thanks to their intervention, to the black night follows a shiny calm.

                                                                                 Shining stars

In fact, was ascribed to them the action of peculiar luminous bodies, which used to appear both around the tip of the spears, on the bastions, both on the masts of ships, and behind the heads of men (Pliny the Elder, Natural History, I, 37). In the navigation, if two fires, similar to stars, appeared with the sound of quivering  wings, good omens were drawn, because it was believed that they would drive away the baleful meteor called “Helen”. If it was only one, it predicted the sinking of the ship.

 

Technique oil on canvas. Painted by Carla Roselli, diameter cm.120. Written by Vanessa Foschi. All rights reserved

gods : Zeus, as a swan, woos Leda and fathers an egg from which emerge Pollux/Polydeuces and Helen queen of Sparta

 

Leda, madre di Castore e Polluce

Leda, madre di Castore e Polluce