Dei antichi nei dipinti di Carla Roselli e Vanessa Foschi

ZEUS IUPPITER – RE DEGLI DEI

Nel dipinto “Zeus Egioco” di Carla Roselli è raffigurato Zeus, il re degli dei, figlio di Crono. Egli è colto nell’atto di sconfiggere uno dei Giganti, figli della Terra, Mimante il distruttore. Il Gigante poteva imitare ogni forma e assumere qualunque aspetto volesse (Euripide, “Ione”, v. 2015). Zeus prima lo paralizza scuotendo l’ egida “tremenda, guarnita di fiocchi”, poi lo trafigge con l’ immane fulmine. Infine lo brucia e riduce in cenere.

Il re, anche chiamato da Omero l'”adunatore di nere nubi”, è il signore della tempesta, pericoloso, improvviso e fiammeggiante.

Zeus è anche chiamato anche "Padre benefico" (Iuppiter): da lui provengono le gocce di limpida pioggia che la terra riceve . Grazie ad esse vengono generate le messi brillanti e i lieti arbusti, anima e vita di tutte le stirpi animaliChiamato anche “Padre benefico” (Iuppiter), da lui provengono i semi celesti, le gocce di limpida pioggia, che la terra riceve. Grazie ad esse vengono generate le messi brillanti e i lieti arbusti, anima e vita di tutte le stirpi animali. (Lucretius De rerum natura II, 991).

Tecnica olio su tela . Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Dei antichi, Zeus / giove

Dei antichi, PoseidonePOSEIDONE, SIGNORE DEL MARE

In questo dipinto di Carla Roselli è dipinto Poseidone/Nettuno, fratello di Zeus.  Il suo corpo sono le salate distese del mare (Lucrezio II, 472 “Neptuni corpus acerbum) ma esercita il proprio dominio anche su tutte le altre acque.

Fra gli dei ha il potere di proteggere dai terremoti, così come di causarli, guidando il suo carro sottoterra. Per questa ragione è chiamato lo Scuotitore della terra, e il Peloponneso, regione greca famosa per la sua attività sismica, era considerata la sua residenza favorita.

Sta su un carro d’oro trainato da delfini, animali a lui sacri, come nei suoi templi a Corinto e al Tenaro, secondo la testimonianza di Pausania.

Impugna il tridente in virtù del quale imperversano le selvagge tempeste del mare, sua prerogativa, come attestato da Virgilio nel primo libro dell’Eneide.

Insieme a lui c’è la moglie Anfitrite.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

POSEIDONE, SIGNORE DEL MARE In questo dipinto di Carla Roselli è dipinto Poseidone, fratello di Zeus, signore del mare e di tutte le acque. Fra gli dei ha il potere di proteggere dai terremoti, così come di causarli, guidando il suo carro sottoterra. Per questa ragione è chiamato lo Scuotitore della terra, e il Peloponneso, regione greca famosa per la sua attività sismica, era considerata la sua residenza favorita. Sta su un carro d'oro trainato da delfini, animali a lui sacri, come nei suoi templi a Corinto e al Tenaro, secondo la testimonianza di Pausania. Insieme a lui è la moglie Anfitrite. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

 HERMES/MERCURIO, IL DIO IN VOLO TRA I MONDI

 

Hermes/Mercurio è il figlio di Zeus e Maia, la dea patrona del mese di Maggio e dello schiudersi della vegetazione. Come affermato da Eschilo nelle “Coefore”,vv.812 -818, egli è il dio più favorevole, se lo vuole, a portare ogni azione a prospero successo.

Dei antichi. MercurioBenigno, egli rivela molte cose segrete, parlando in  criptici termini. Tiene il suo volto nell’ombra dell’oscurità e anche di giorno non è palese.

Egli è il dio più onorato nel pantheon celtico. Hermes guida gli esseri umani durante i viaggi e sulle strade (Gaius Iulius Caesar, De bello gallico, liber VI, 17) .

Non è un caso che egli sia la fonte, fra altre cose, del linguaggio stesso, lo stimolo della civilizzazione. Il dio è anche la sorgente da cui derivarono i fiumi della retorica, l’arte della persuasione tramite il discorso  (Horatius, Carmina I, 10 vv.1, 2).

Suo nonno Atlante, figlio di Giapeto, fu condannato da Zeus a sostenere il cielo sulle proprie spalle (Esiodo, Teogonia v.517) . Il Titano divenne pertanto un condotto fra cielo e terra.

Lo stesso Hermes è un dio fra i regni, un intermediario, come Ecate, dagli dei superni nei cieli agli esseri umani sulla terra e dalla terra agl’Inferi, dove porta le anime dei morti al traghetto con la sua bacchetta d’oro (Horatius, Carmina I, 10 v.17).

Egli  esorta ad avere libertà, indipendenza, piena facoltà di parola, assenza di tristezza, nobiltà d’animo e il riso, in quanto sono cose leggere, molto facili a portarsi (Luciano di Samosata “Necricòi diàlogoi” X ,9).Dei antichi. Mercurio e Bacchino

 DIO DELLA COMPETIZIONE

A lui competono la trasgressione ed il superamento dei limiti e come tale aveva un altare ad Olimpia come “Enagònios”, protettore degli atleti in competizione (Pausania,  V).

Preso l’aspetto di un bel giovane condusse in sicurezza il re Priamo attraverso l’esercito nemico (Horatius, Carmina I, 10 v.17).

Pur essendo solo un bambino fu il primo a scuoiare buoi e ad arrostirli. La fragranza delle carni cotte lo stuzzicava ma si astenne dall’ assaporarle (Omero, Inno a Hermes).

Con il guscio di una tartaruga creò la lira, con la quale poi placò il fratello Apollo , giocosamente adirato per il furto degli armenti (Omero, Inno a Hermes).

Fu padre, fra gli altri, di Pan e del famoso ladro Autolico, il nonno  di Odisseo.

A quest’ultimo mostrò l’uso dell’erba “moli”, per renderlo immune  agli incantesimi di Circe (Omero, “Odissea”)

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di  Vanessa Foschi,  2017/2018. Tutti i diritti riservati

 APOLLO – DIO ARCIERE

Apollo Invitto, dipinto olio su di Vanessa Foschi, particolare -Apollo Undefeated, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, detail.“Apollo Invitto”, il lungisaettante Arciere fra gli dei greci, è dipinto da Vanessa Foschi il momento prima di uccidere con la sua spada d’oro Porfirione, il re dei figli della Terra, dopo averlo abbattuto con una freccia dell’arco d’argento.

Lo scocco dei dardi di Apollo, il  dio scintillante (“marmairon” Euripide “Ione”) è infallibile, come i raggi del sole, sfolgoranti saette del limpido giorno (“radii solis … lucida tela diei” Lucretius, “De rerum natura” I, 147).

Nel dipinto il piede del dio posa su topi, come nel santuario di Apollo Sminteo in Ionia, dove, come testimoniato da Strabone, XIII, venivano nutriti e venerati topi mansueti, per propiziare il dio, poiché Apollo può schierare e ritrarre legioni di topi come desidera.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

 

Dei antichi. Apollo"Apollo Invitto", il lungisaettante Arciere fra gli dei greci, è dipinto da Vanessa Foschi il momento prima di uccidere con la sua spada d'oro Porfirione, il re dei figli della Terra, dopo averlo abbattuto con una freccia dell'arco d'argento. Lo scocco dei dardi di Apollo, il dio scintillante ("marmairon" Euripide "Ione") è infallibile, come i raggi del sole, sfolgoranti saette del limpido giorno ("radii solis ... lucida tela diei" Lucretius, "De rerum natura" I, 147). Nel dipinto il piede del dio posa su topi, come nel santuario di Apollo Sminteo in Ionia, dove, come testimoniato da Strabone, XIII, venivano nutriti e venerati topi mansueti, per propiziare il dio, poiché Apollo può schierare e ritrarre legioni di topi come desidera. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiApollo Invitto, dipinto olio su di Vanessa Foschi, particolare, rosa -Apollo Undefeated, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, detail, rose

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei Antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Dei antichi. Apollo

Apollo Invitto, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, particolare. Tutti i diritti riservati

 

Atena Predatrice (Alcioneo), dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, particolare. Athena Predatory, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, detailATENA – DEA DELLA PREDAZIONE

“Atena Predatrice” è colei, fra gli  dei olimpici, che controlla  la predazione. La divinità è raffigurata da Vanessa Foschi mentre stritola a morte con i suoi serpenti  Alcioneo, uno dei cosiddetti “Giganti”, progenie di Gaia (la Terra). La dea indossa l’Egida, culla di primordiali rettili piumati, con la testa della Gorgone. Porta lo scudo intarsiato con animate scene di predazione dal mondo umano ed animale alla maniera dei famosi scudi di Eracle, Achille ed Enea.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

ATENA - DEA DELLA PREDAZIONE "Atena Predatrice" è colei, fra gli dei olimpici, che controlla la predazione. La divinità è raffigurata da Vanessa Foschi mentre stritola a morte con i suoi serpenti Alcioneo, uno dei cosiddetti "Giganti", progenie di Gaia (la Terra). La dea indossa l'Egida, culla di primordiali rettili piumati, con la testa della Gorgone. Porta lo scudo intarsiato con animate scene di predazione dal mondo umano ed animale alla maniera dei famosi scudi di Eracle, Achille ed Enea. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Scudo di Atena e rosa blu

ATENA - DEA DELLA PREDAZIONE "Atena Predatrice" è colei, fra gli dei olimpici, che controlla la predazione. La divinità è raffigurata da Vanessa Foschi mentre stritola a morte con i suoi serpenti Alcioneo, uno dei cosiddetti "Giganti", progenie di Gaia (la Terra). La dea indossa l'Egida, culla di primordiali rettili piumati, con la testa della Gorgone. Porta lo scudo intarsiato con animate scene di predazione dal mondo umano ed animale alla maniera dei famosi scudi di Eracle, Achille ed Enea. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.ATENA - DEA DELLA PREDAZIONE "Atena Predatrice" è colei, fra gli dei olimpici, che controlla la predazione. La divinità è raffigurata da Vanessa Foschi mentre stritola a morte con i suoi serpenti Alcioneo, uno dei cosiddetti "Giganti", progenie di Gaia (la Terra). La dea indossa l'Egida, culla di primordiali rettili piumati, con la testa della Gorgone. Porta lo scudo intarsiato con animate scene di predazione dal mondo umano ed animale alla maniera dei famosi scudi di Eracle, Achille ed Enea. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Alcioneo, gigante alato

LA DIVINA MADRE

Rea e piccolo Zeus, dipinto olio su tela di Carla Roselli- Rhea and little Zeus, oil on canvas painting by Carla RoselliIn questo dipinto di Carla Roselli è raffigurata Rea/Cibele, divina madre delle fiere. La dea dirige la forza di tutte le belve dotate di zanne taglienti, liete di sangue.

Ella infonde sicurezza sui luoghi eccelsi, siano essi monti o alte mura.

Sullo sfondo del quadro sono rappresentati gli anfratti del monte Ditta, nell’isola di Creta, in quanto luogo del celamento del bambino Zeus.

Si narra, dice Lucrezio (De Rerum Natura, II, 33), che ivi  i Cureti Dittei un tempo avessero occultato il famoso vagito di Zeus. Fanciulli intorno a un fanciullo, armati, con infaticabile danza, battevano il bronzo sul bronzo. Scuotevano ritmicamente le terrificanti creste degli elmi. Il fracasso era motivato dal fatto che Crono/Saturno, se avesse scoperto  il figlio, lo avrebbe portato alle mascelle e masticato. Al suo posto Rea propinò al consorte una pietra in fasce.

Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi, aprile 2018. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

Rea e piccolo Zeus, dipinto olio su tela di Carla Roselli- Rhea and little Zeus, oil on canvas painting by Carla Rosellimonte Ditta, dove fu allevato ZeusRea e piccolo Zeus, dipinto olio su tela di Carla Roselli- Rhea and little Zeus, oil on canvas painting by Carla Roselli

BACCO – DIO LIBERATORE

Bacco e Penteo, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi-Bacchus and Pentheus oil on canvas painting by Vanessa FoschiNel dipinto “Bacco e Penteo” di Vanessa Foschi, c’è Bacco/Dioniso, il “nato due volte” fra gli dei celesti. Egli è raffigurato mentre conduce il re di Tebe Penteo al Monte Citerone ed alla sua rovina. Penteo è travestito come una donna per spiare sui sacri riti delle Baccanti/Menadi, vietati agli uomini. La veste rossa prefigura il suo sanguinoso squartamento per mano loro. I suoi occhi hanno pupille verticali come quelle dei rettili per evocare la sua ascendenza: infatti suo padre Echione balzò dalla Terra in cui furono seminati i denti del fatidico serpente di Ares.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Per maggiori informazioni scrivete al seguente indirizzo e-mail:vanessa.foschi@yahoo.it

Nel dipinto "Bacco e Penteo" di Vanessa Foschi, c'è Bacco/Dioniso, il "nato due volte" fra gli dei celesti. Egli è raffigurato mentre conduce il re di Tebe Penteo al Monte Citerone ed alla sua rovina. Penteo è travestito come una donna per spiare sui sacri riti delle Baccanti/Menadi, vietati agli uomini. La veste rossa prefigura il suo sanguinoso squartamento per mano loro. I suoi occhi hanno pupille verticali come quelle dei rettili per evocare la sua ascendenza: infatti suo padre Echione balzò dalla Terra in cui furono seminati i denti del fatidico serpente di Ares. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiBacco e Penteo, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, rosa - Bacchus and Pentheus, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, roseBacco e Penteo, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi - Bacchus and Pentheus, oil on canvas painting by Vanessa Foschi , grapesBacco e Penteo, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, foglie di vite- Bacchus and Pentheus, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, vine leavesBacco e Penteo, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi - Bacchus and Pentheus, oil on canvas painting by Vanessa Foschi

BACCO, DIO DALLE CORNA DI TORO

Bacchino, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, - Little Bacchus, oil on canvas painting by Vanessa FoschiIn questa tela Vanessa Foschi  dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d’oro.

Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana.

Tecnica olio su tela. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Bacchino, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, dm. cm.120 - Little Bacchus, oil on canvas by Vanessa Foschi, dm. cm.120In questa tela Vanessa Foschi dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d'oro. Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiIn questa tela Vanessa Foschi dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d'oro. Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiBacchino, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, - Little Bacchus, oil on canvas painting by Vanessa FoschiIn questa tela Vanessa Foschi dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d'oro. Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiIn questa tela Vanessa Foschi dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d'oro. Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiIn questa tela Vanessa Foschi dipinge Bacco, cui Zeus stesso, il padre degli dei, diede la luce la seconda volta. Lo fece dopo averlo innestato nel suo polpaccio con fibbie d'oro. Come gli dei fluviali, anche Bacco è dotato di corna taurine. Egli, fra la vegetazione, stimola e accelera la crescita dei semi nel terreno. Allo stesso modo, come una lente, ingrandisce e rinvigorisce gli impulsi naturali della psiche umana. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

ROMOLO E REMOROMOLO E REMO Carla Roselli raffigura in questo dipinto il mandriano che trovò, per volere divino, i gemelli Romolo e Remo. Accanto siede la lupa fulva, animale sacro al loro padre, che li salvò dalle acque. Sullo sfondo sono rappresentati il passo della Gola del Furlo ed il fiume Metauro. L'artista intende prefigurare i futuri successi dei Romani, il popolo di Romolo. Infatti gli acquitrini a valle del passo furono teatro di una strepitosa vittoria contro i Cartaginesi. Nella cruciale battaglia del Metauro (207 a.c.) il doppio esercito romano sbaragliò Asdrubale Barca e i suoi uomini. Consoli furono Caio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Carla Roselli raffigura in questo dipinto il mandriano che trovò, per volere divino, i gemelli Romolo e Remo. Accanto siede la lupa fulva, animale sacro al loro padre, che li salvò dalle acque.

Sullo sfondo sono rappresentati il passo della Gola del Furlo ed il fiume Metauro. L’artista intende prefigurare i futuri successi dei Romani, il popolo di Romolo. Infatti gli acquitrini a valle del passo furono teatro di una strepitosa vittoria contro i Cartaginesi. Nella cruciale battaglia del Metauro (207 a.c.) il doppio esercito romano sbaragliò Asdrubale Barca e i suoi uomini. Consoli furono Caio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

ROMOLO E REMO Carla Roselli raffigura in questo dipinto il mandriano che trovò, per volere divino, i gemelli Romolo e Remo. Accanto siede la lupa fulva, animale sacro al loro padre, che li salvò dalle acque. Sullo sfondo sono rappresentati il passo della Gola del Furlo ed il fiume Metauro. L'artista intende prefigurare i futuri successi dei Romani, il popolo di Romolo. Infatti gli acquitrini a valle del passo furono teatro di una strepitosa vittoria contro i Cartaginesi. Nella cruciale battaglia del Metauro (207 a.c.) il doppio esercito romano sbaragliò Asdrubale Barca e i suoi uomini. Consoli furono Caio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati. Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.itROMOLO E REMO Carla Roselli raffigura in questo dipinto il mandriano che trovò, per volere divino, i gemelli Romolo e Remo. Accanto siede la lupa fulva, animale sacro al loro padre, che li salvò dalle acque. Sullo sfondo sono rappresentati il passo della Gola del Furlo ed il fiume Metauro. L'artista intende prefigurare i futuri successi dei Romani, il popolo di Romolo. Infatti gli acquitrini a valle del passo furono teatro di una strepitosa vittoria contro i Cartaginesi. Nella cruciale battaglia del Metauro (207 a.c.) il doppio esercito romano sbaragliò Asdrubale Barca e i suoi uomini. Consoli furono Caio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati. Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici. Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano.BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici. Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano. Il suo animale è la tigre, fiera dalla "spaventosa simmetria", i cui occhi "ardono brillanti nelle foreste della notte". Sulla sinistra una Baccante porta un canestro: la vista del suo contenuto è preclusa ai non iniziati. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.BACCO, SIGNORE DELLA VITE

Vanessa Foschi  qui  raffigura il più giocondo degli dei olimpici, salutato da Plauto nel “Gorgoglione” come “leggiadro signore del vino” (vinipollens lepidus Liber). Grappoli d’uva e corimbi di vite lo coronano.

Il suo animale è la tigre, fiera dalla “spaventosa simmetria”, i cui occhi “ardono brillanti nelle foreste della notte”.

BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici. Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano. Il suo animale è la tigre, fiera dalla "spaventosa simmetria", i cui occhi "ardono brillanti nelle foreste della notte". Sulla sinistra una Baccante porta un canestro: la vista del suo contenuto è preclusa ai non iniziati. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Sulla sinistra una Baccante porta un canestro: la vista del suo contenuto è preclusa ai non iniziati.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici, salutato da Plauto nel "Gorgoglione" come "leggiadro signore del vino" (vinipollens lepidus Liber). Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano.BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici, salutato da Plauto nel "Gorgoglione" come "leggiadro signore del vino" (vinipollens lepidus Liber). Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano.BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici, salutato da Plauto nel "Gorgoglione" come "leggiadro signore del vino" (vinipollens lepidus Liber). Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano.

BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici, salutato da Plauto nel "Gorgoglione" come "leggiadro signore del vino" (vinipollens lepidus Liber). Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano.BACCO, SIGNORE DELLA VITE Vanessa Foschi qui raffigura il più giocondo degli dei olimpici. Grappoli d'uva e corimbi di vite lo coronano. Il suo animale è la tigre, fiera dalla "spaventosa simmetria", i cui occhi "ardono brillanti nelle foreste della notte". Sulla sinistra una Baccante porta un canestro: la vista del suo contenuto è preclusa ai non iniziati. Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

BACCO, PORTATORE DI LUCE

BACCO, PORTATORE DI LUCE Qui, fra gli dei, è dipinto da Vanessa Foschi Bacco, anche chiamato il "Portatore di luce" (Fosforo). Ai suoi piedi serpeggia l'edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita. Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò. Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele sua nonna. Conduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservati

Qui, fra gli dei, è dipinto da Vanessa Foschi Bacco, anche chiamato il “Portatore di luce” (Fosforo). Ai suoi piedi serpeggia l’edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita. Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò. Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele sua nonna.

BACCO, PORTATORE DI LUCE Qui, fra gli dei, è dipinto da Vanessa Foschi Bacco, anche chiamato il "Portatore di luce" (Fosforo). Ai suoi piedi serpeggia l'edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita. Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò. Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele sua nonna. Conduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservatiConduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli.

Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservati

BACCO, PORTATORE DI LUCE Qui, fra gli dei, è dipinto da Vanessa Foschi Bacco, anche chiamato il "Portatore di luce" (Fosforo). Ai suoi piedi serpeggia l'edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita. Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò. Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele sua nonna. Conduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservatiBACCO, PORTATORE DI LUCE Qui, fra gli dei, è dipinto da Vanessa Foschi Bacco, anche chiamato il "Portatore di luce" (Fosforo). Ai suoi piedi serpeggia l'edera, che lo protesse dalle fiamme alla sua prima nascita. Sulle sue spalle si avvinghiano i serpenti con cui suo padre lo incoronò. Sulla destra sono le montagne di Creta dove fu allevato da Rea/Cibele sua nonna. Conduce di notte ritmiche danze. In esse i vecchi si scrollano dalle membra la vecchiezza. I giovani vorticano con selvaggio abbandono, soffuso di grazia, al battito di tamburelli. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tecnica olio su tela. Tutti i diritti riservati

IL BELLISSIMO GANIMEDE Una assoluta bellezza può trarre giù dal cielo lo stesso re degli dei, qui raffigurato da Carla Roselli come aquila. La bellezza agisce come specchio del divino ed è in grado di eternare il suo possessore. Ciò è esemplificato nel mito di Ganimede, ghermito dall'avvinto nume. Il bellissimo pastore, principe di Ilio, ascese fra gli immortali in un impetuoso volo. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

IL BELLISSIMO GANIMEDE

Una assoluta bellezza può  trarre giù dal cielo lo stesso re degli dei, qui raffigurato da Carla Roselli come aquila. La bellezza agisce come specchio del divino ed è in grado di eternare il suo possessore. Ciò è esemplificato nel mito di Ganimede, ghermito dall’avvinto nume. Il bellissimo pastore, principe di Ilio, ascese fra gli immortali in un impetuoso volo.

IL BELLISSIMO GANIMEDE Una assoluta bellezza può trarre giù dal cielo lo stesso re degli dei, qui raffigurato da Carla Roselli come aquila. La bellezza agisce come specchio del divino ed è in grado di eternare il suo possessore. Ciò è esemplificato nel mito di Ganimede, ghermito dall'avvinto nume. Il bellissimo pastore, principe di Ilio, ascese fra gli immortali in un impetuoso volo. Secondo Omero, (Iliade V, 265) Zeus,"la cui voce si sparge lontano" diede a Troo, come compenso per il figlio rapito, i cavalli migliori fra quanti sono sotto il sole, la cui razza poi Anchise trafugò al re Laomedonte. Secondo Eschilo invece una splendida vite d'oro fu il dono ricevuto. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiSecondo Omero, (Iliade V, 265)  Zeus,”la cui voce si sparge lontano” diede a Troo, come compenso per il figlio rapito, i cavalli migliori fra quanti sono sotto il sole, la cui razza poi Anchise trafugò  al re Laomedonte.

Secondo Eschilo invece una splendida vite d’oro fu il dono ricevuto.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

IL BELLISSIMO GANIMEDE Una assoluta bellezza può trarre giù dal cielo lo stesso re degli dei, qui raffigurato da Carla Roselli come aquila. La bellezza agisce come specchio del divino ed è in grado di eternare il suo possessore. Ciò è esemplificato nel mito di Ganimede, ghermito dall'avvinto nume. Il bellissimo pastore, principe di Ilio, ascese fra gli immortali in un impetuoso volo. Secondo Omero, (Iliade V, 265) Zeus,"la cui voce si sparge lontano" diede a Troo, come compenso per il figlio rapito, i cavalli migliori fra quanti sono sotto il sole, la cui razza poi Anchise trafugò al re Laomedonte. Secondo Eschilo invece una splendida vite d'oro fu il dono ricevuto. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiIL BELLISSIMO GANIMEDE Una assoluta bellezza può trarre giù dal cielo lo stesso re degli dei, qui raffigurato da Carla Roselli come aquila. La bellezza agisce come specchio del divino ed è in grado di eternare il suo possessore. Ciò è esemplificato nel mito di Ganimede, ghermito dall'avvinto nume. Il bellissimo pastore, principe di Ilio, ascese fra gli immortali in un impetuoso volo. Secondo Omero, (Iliade V, 265) Zeus,"la cui voce si sparge lontano" diede a Troo, come compenso per il figlio rapito, i cavalli migliori fra quanti sono sotto il sole, la cui razza poi Anchise trafugò al re Laomedonte. Secondo Eschilo invece una splendida vite d'oro fu il dono ricevuto. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

MARTE – DIO DELLA GUERRA

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Nel dipinto “Mars Pater” di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il “padre” del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d’oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini.  Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca.

Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella “Vita di Romolo”, il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa.

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiSul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli  Romolo e Remo.

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiMARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella “Reggia” come immagine del dio della guerra.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

IL PICCOLO DIONISO

IL PICCOLO DIONISO Fra gli dei Dioniso/Bacco fu l'inventore del vino. Secondo Nonno di Panopolis fu ispirato dalla vista di serpenti che mangiavano dell'uva. Per schiacciamento dei denti, dalle loro mascelle colava un rosso liquido schiumante. Così egli insegnò agli uomini a pigiare il frutto della vite usando una pietra concava. Durante la spedizione indiana Dioniso mutò in vino l'acqua dei fiumi per inebriare i suoi nemici. Pur essendo apportatore di gioia e spensieratezza, durante feste e conviti, non diventa mai ubriaco. In questa tela Carla Roselli dipinge il piccolo Dioniso seduto su una lince. In primo piano ci sono recipienti d'oro cesellato colmi di vino. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiFra gli dei Dioniso/Bacco fu l’inventore del vino. Secondo Nonno di Panopolis fu ispirato dalla vista di serpenti che mangiavano dell’uva. Per schiacciamento dei denti, dalle loro mascelle colava un rosso liquido schiumante. Così  egli insegnò agli uomini a pigiare il frutto della vite usando una pietra concava.

IL PICCOLO DIONISO Fra gli dei Dioniso/Bacco fu l'inventore del vino. Secondo Nonno di Panopolis fu ispirato dalla vista di serpenti che mangiavano dell'uva. Per schiacciamento dei denti, dalle loro mascelle colava un rosso liquido schiumante. Così egli insegnò agli uomini a pigiare il frutto della vite usando una pietra concava. Durante la spedizione indiana Dioniso mutò in vino l'acqua dei fiumi per inebriare i suoi nemici. Pur essendo apportatore di gioia e spensieratezza, durante feste e conviti, non diventa mai ubriaco. In questa tela Carla Roselli dipinge il piccolo Dioniso seduto su una lince. In primo piano ci sono recipienti d'oro cesellato colmi di vino. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiDurante la spedizione indiana Dioniso mutò in vino l’acqua dei fiumi per inebriare i suoi nemici. Pur essendo apportatore di gioia e spensieratezza, durante feste e conviti, non diventa mai ubriaco.

In questa tela Carla Roselli dipinge il piccolo Dioniso seduto su una lince. In primo piano ci sono recipienti d’oro cesellato colmi di vino.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiIL PICCOLO DIONISO Fra gli dei Dioniso/Bacco fu l'inventore del vino. Secondo Nonno di Panopolis fu ispirato dalla vista di serpenti che mangiavano dell'uva. Per schiacciamento dei denti, dalle loro mascelle colava un rosso liquido schiumante. Così egli insegnò agli uomini a pigiare il frutto della vite usando una pietra concava. Durante la spedizione indiana Dioniso mutò in vino l'acqua dei fiumi per inebriare i suoi nemici. Pur essendo apportatore di gioia e spensieratezza, durante feste e conviti, non diventa mai ubriaco. In questa tela Carla Roselli dipinge il piccolo Dioniso seduto su una lince. In primo piano ci sono recipienti d'oro cesellato colmi di vino. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

IACCO

IACCO Persefone, figlia di Demetra/Deo, era la più desiderata dagli dei. Viveva in una grotta e aveva due grossi serpenti, posti lì dalla madre, a farle la guardia. Zeus divenne un bellissimo serpente stillante ambrosia invece di veleno e si congiunse a lei. Dall'unione nacque Iacco, dio dalle corna di toro. Nonno di Panopoli, nelle "Dionisiache", narra che Era, moglie di Zeus, voleva distruggere il piccolo Iacco. Ella inviò Titani che coprirono i loro lineamenti di gesso. Per distrarre il giovane dio essi usarono una cassa piena dei seguenti giocattoli: la trottola, la lana, la girandola, i dadi e lo specchio. Soprattutto dallo specchio il dio bambino, che non aveva mai visto la sua sfolgorante bellezza, rimase avvinto. Mentre egli era così distratto i Titani lo aggredirono e lo dilaniarono. Dalle gocce di sangue cadute a terra si formarono i rossi semi della melograna. Atena salvò il cuore e Zeus lo utilizzò per rigenerare il dio con Semele e così nacque Bacco. In questa tela l'artista Carla Roselli, ispirata dai Misteri Eleusini, dipinge il mistico convivio di Iacco e Demetra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiPersefone, figlia di Demetra/Deo, era la più desiderata dagli dei. Viveva in una grotta e aveva due grossi serpenti, posti lì  dalla madre, a farle la guardia. Zeus divenne un bellissimo serpente stillante ambrosia invece di veleno e si congiunse a lei. Dall’unione nacque Iacco, dio dalle corna di toro.

IACCO Persefone, figlia di Demetra/Deo, era la più desiderata dagli dei. Viveva in una grotta e aveva due grossi serpenti, posti lì dalla madre, a farle la guardia. Zeus divenne un bellissimo serpente stillante ambrosia invece di veleno e si congiunse a lei. Dall'unione nacque Iacco, dio dalle corna di toro. Nonno di Panopoli, nelle "Dionisiache", narra che Era, moglie di Zeus, voleva distruggere il piccolo Iacco. Ella inviò Titani che coprirono i loro lineamenti di gesso. Per distrarre il giovane dio essi usarono una cassa piena dei seguenti giocattoli: la trottola, la lana, la girandola, i dadi e lo specchio. Soprattutto dallo specchio il dio bambino, che non aveva mai visto la sua sfolgorante bellezza, rimase avvinto. Mentre egli era così distratto i Titani lo aggredirono e lo dilaniarono. Dalle gocce di sangue cadute a terra si formarono i rossi semi della melograna. Atena salvò il cuore e Zeus lo utilizzò per rigenerare il dio con Semele e così nacque Bacco. In questa tela l'artista Carla Roselli, ispirata dai Misteri Eleusini, dipinge il mistico convivio di Iacco e Demetra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiNonno di Panopoli, nelle “Dionisiache”, narra che Era, moglie di Zeus, voleva distruggere il piccolo Iacco. Ella inviò Titani che coprirono i loro lineamenti di gesso. Per distrarre il giovane dio essi usarono una cassa piena dei seguenti giocattoli: la trottola, la lana, la girandola, i dadi e lo specchio. Soprattutto dallo specchio il dio bambino, che non aveva mai visto la sua sfolgorante bellezza, rimase avvinto. Mentre egli era così distratto i Titani lo aggredirono e lo dilaniarono. Dalle gocce di sangue cadute a terra si formarono i rossi semi della melograna.

Atena salvò il cuore e Zeus lo utilizzò per rigenerare il dio con Semele e così nacque Bacco.

In questa tela l’artista Carla Roselli, ispirata dai Misteri Eleusini, dipinge il mistico convivio di Iacco e Demetra.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

ARIANNA E BACCO

BACCO E ARIANNA Nel realizzare quest'opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull'isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d'oro. Le rimase poi sempre fedele. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiBACCO E ARIANNA Nel realizzare quest'opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull'isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d'oro. Le rimase poi sempre fedele. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiNel realizzare quest’opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull’isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le  stelle la sua corona d’oro. Le rimase poi sempre fedele.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

BACCO E ARIANNA Nel realizzare quest'opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull'isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d'oro. Le rimase poi sempre fedele. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiBACCO E ARIANNA Nel realizzare quest'opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull'isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d'oro. Le rimase poi sempre fedele. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiBACCO E ARIANNA Nel realizzare quest'opera Carla Roselli punta la sua attenzione, nel consesso degli dei, su Bacco e Arianna. Di ritorno dalla spedizione indiana, il dio vittorioso si imbattè nella principessa sull'isola di Nasso. Si innamorò immediatamente di lei e lo dimostrò immortalando fra le stelle la sua corona d'oro. Le rimase poi sempre fedele. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

                               GRIFONE ali del mitico grifone nel dipinto di Vanessa Foschi

“Grifone”, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, diametro cm. 90. Tutti i diritti riservati

Questo dipinto è stato realizzato nell’anno 2008 dall’artista italiana Vanessa Foschi, nata a Rimini.

La pittrice è stata ispirata dalla mitologia greco- romana ed in particolare dall’alata creatura con corpo di leone e testa d’aquila. In questo dipinto la belva ha un serpente per coda.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Vanessa Foschi. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

GRYPHON, GRIFFITH, GRIFFIN GRYPHON "Gryphon", oil on canvas painting by Vanessa Foschi, diameter cm 90. All rights reserved. She was inspired by greco-roman mythology and in particular by the winged creature with the body of a lion and the head of an eagle. In this painting the beast has a snake for tail. For more informations please contact us at the following e-mail address: vanessa.foschi@yahoo.it This painting was realized in the year 2008 by italian artist Vanessa Foschi, born in Rimini. GRIFONE "Grifone", dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, diametro cm. 90. Tutti i diritti riservati Questo dipinto è stato realizzato nell'anno 2008 dall'artista italiana Vanessa Foschi, nata a Rimini. La pittrice è stata ispirata dalla mitologia greco- romana ed in particolare dall'alata creatura con corpo di leone e testa d'aquila. In questo dipinto la belva ha un serpente per coda. Tecnica olio su tela. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati. Per maggiori informazioni contattate l'indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.itGRYPHON "Gryphon", oil on canvas painting by Vanessa Foschi, diameter cm 90. All rights reserved. She was inspired by greco-roman mythology and in particular by the winged creature with the body of a lion and the head of an eagle. In this painting the beast has a snake for tail. For more informations please contact us at the following e-mail address: vanessa.foschi@yahoo.it This painting was realized in the year 2008 by italian artist Vanessa Foschi, born in Rimini. GRIFONE "Grifone", dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, diametro cm. 90. Tutti i diritti riservati Questo dipinto è stato realizzato nell'anno 2008 dall'artista italiana Vanessa Foschi, nata a Rimini. La pittrice è stata ispirata dalla mitologia greco- romana ed in particolare dall'alata creatura con corpo di leone e testa d'aquila. In questo dipinto la belva ha un serpente per coda. Tecnica olio su tela. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati. Per maggiori informazioni contattate l'indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.itgriffin, griffith,Grifone, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, particolare, rosa -Gryphon, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, detail, roseGriffin, Griffith, griffin, griffith,Grifone, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, particolare, -Gryphon, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, detailGRYPHON "Gryphon", oil on canvas painting by Vanessa Foschi, diameter cm 90. All rights reserved. She was inspired by greco-roman mythology and in particular by the winged creature with the body of a lion and the head of an eagle. In this painting the beast has a snake for tail. For more informations please contact us at the following e-mail address: vanessa.foschi@yahoo.it This painting was realized in the year 2008 by italian artist Vanessa Foschi, born in Rimini. GRIFONE "Grifone", dipinto olio su tela di Vanessa Foschi, diametro cm. 90. Tutti i diritti riservati Questo dipinto è stato realizzato nell'anno 2008 dall'artista italiana Vanessa Foschi, nata a Rimini. La pittrice è stata ispirata dalla mitologia greco- romana ed in particolare dall'alata creatura con corpo di leone e testa d'aquila. In questo dipinto la belva ha un serpente per coda. Tecnica olio su tela. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati. Per maggiori informazioni contattate l'indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

PERSEO VELATO

PERSEO VELATO Pegaso sprizzò fuori dal sangue della Medusa quando Perseo, figlio di Zeus e di Danae, la decapitò. Il mitico cavallo alato, fu concepito da Poseidone, il Dio Signore del mare, scuotitore della Terra e da Medusa, all'ombra del Tempio di Atena, suscitando le ire della dea. Medusa era una delle tre Gorgoni, un tempo bellissima, poi tramutata da Atena in un mostro anguicrinito dal potere di fare impietrire gli esseri viventi con lo sguardo. Questo mito ha una duplice ambientazione. Secondo alcuni ebbe luogo nel paese degli Iperborei, nelle regioni più settentrionali della terra, oltre la Scizia. Secondo altri avvenne ad Occidente, oltre l'oceano, vicino al giardino delle Esperidi. In questa versione Carla Roselli ha visualizzato l'episodio in quest'ultima cornice. Nel quadro sono presenti i papaveri e la veccia, fiori sacri a Proserpina. La presenza del papavero, fiore dal noto potere soporifico vuole ricordare sia che la Medusa fu uccisa nel sonno, sia la sua appartenenza al regno degli Inferi. Il colore del manto del cavallo ha la valenza del vocabolo greco "porphyreos" termine che designa i riflessi cangianti del mare in tempesta. In Tecnica: olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto da dr. Vanessa Foschi. Gennaio 2001. Tutti i diritti riservati Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail : vanessa.foschi@yahoo.itPegaso sprizzò fuori dal sangue della Medusa quando Perseo, figlio di Zeus e di Danae, la decapitò.

Il mitico cavallo alato, fu concepito da Poseidone, il Dio Signore del mare, scuotitore della Terra e da Medusa, all’ombra del Tempio di Atena, suscitando le ire della dea.

Medusa era una delle tre Gorgoni, un tempo bellissima, poi tramutata da Atena in un mostro anguicrinito dal potere di fare impietrire gli esseri viventi con lo sguardo.

Questo mito ha una duplice ambientazione. Secondo alcuni ebbe luogo nel paese degli Iperborei, nelle regioni più settentrionali della terra, oltre la Scizia. Secondo altri avvenne  ad Occidente, oltre l’oceano, vicino al giardino delle Esperidi.

In questa versione Carla Roselli ha visualizzato l’episodio in quest’ultima cornice.

Nel quadro  sono presenti i papaveri e la veccia, fiori sacri a Proserpina. La presenza del papavero, fiore dal noto potere soporifico vuole ricordare sia che la Medusa fu uccisa nel sonno, sia la sua appartenenza al regno degli Inferi.PERSEO VELATO Pegaso sprizzò fuori dal sangue della Medusa quando Perseo, figlio di Zeus e di Danae, la decapitò. Il mitico cavallo alato, fu concepito da Poseidone, il Dio Signore del mare, scuotitore della Terra e da Medusa, all'ombra del Tempio di Atena, suscitando le ire della dea. Medusa era una delle tre Gorgoni, un tempo bellissima, poi tramutata da Atena in un mostro anguicrinito dal potere di fare impietrire gli esseri viventi con lo sguardo. Questo mito ha una duplice ambientazione. Secondo alcuni ebbe luogo nel paese degli Iperborei, nelle regioni più settentrionali della terra, oltre la Scizia. Secondo altri avvenne ad Occidente, oltre l'oceano, vicino al giardino delle Esperidi. In questa versione Carla Roselli ha visualizzato l'episodio in quest'ultima cornice. Nel quadro sono presenti i papaveri e la veccia, fiori sacri a Proserpina. La presenza del papavero, fiore dal noto potere soporifico vuole ricordare sia che la Medusa fu uccisa nel sonno, sia la sua appartenenza al regno degli Inferi. Il colore del manto del cavallo ha la valenza del vocabolo greco "porphyreos" termine che designa i riflessi cangianti del mare in tempesta. In Tecnica: olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto da dr. Vanessa Foschi. Gennaio 2001. Tutti i diritti riservati Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail : vanessa.foschi@yahoo.itPERSEO VELATO Pegaso sprizzò fuori dal sangue della Medusa quando Perseo, figlio di Zeus e di Danae, la decapitò. Il mitico cavallo alato, fu concepito da Poseidone, il Dio Signore del mare, scuotitore della Terra e da Medusa, all'ombra del Tempio di Atena, suscitando le ire della dea. Medusa era una delle tre Gorgoni, un tempo bellissima, poi tramutata da Atena in un mostro anguicrinito dal potere di fare impietrire gli esseri viventi con lo sguardo. Questo mito ha una duplice ambientazione. Secondo alcuni ebbe luogo nel paese degli Iperborei, nelle regioni più settentrionali della terra, oltre la Scizia. Secondo altri avvenne ad Occidente, oltre l'oceano, vicino al giardino delle Esperidi. In questa versione Carla Roselli ha visualizzato l'episodio in quest'ultima cornice. Nel quadro sono presenti i papaveri e la veccia, fiori sacri a Proserpina. La presenza del papavero, fiore dal noto potere soporifico vuole ricordare sia che la Medusa fu uccisa nel sonno, sia la sua appartenenza al regno degli Inferi. Il colore del manto del cavallo ha la valenza del vocabolo greco "porphyreos" termine che designa i riflessi cangianti del mare in tempesta. In Tecnica: olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto da dr. Vanessa Foschi. Gennaio 2001. Tutti i diritti riservati Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail : vanessa.foschi@yahoo.it

Il colore del manto del cavallo ha la valenza del vocabolo greco “porphyreos” termine che designa i riflessi cangianti del mare in tempesta. In

Tecnica: olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto da dr. Vanessa Foschi. Gennaio 2001. Tutti i diritti riservati

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail : vanessa.foschi@yahoo.it