Dioniso Iacco, miti orfici, misteri eleusini

DIONISO IACCO

Dioniso Iacco

Dioniso Iacco, Demetra, miti orfici, dipinto di Carla Roselli, pittrice

 

Persefone, figlia di Demetra/Deo, era la più desiderata dagli dei. Viveva in una grotta e aveva due grossi serpenti, posti lì  dalla madre, a farle la guardia. Zeus divenne un bellissimo serpente stillante ambrosia invece di veleno e si congiunse a lei. Dall’unione nacque Iacco, dio dalle corna di toro.

Nonno di Panopoli, nelle “Dionisiache”, narra che Era, moglie di Zeus, voleva distruggere il piccolo Iacco. Ella inviò Titani che coprirono i loro lineamenti di gesso. Per distrarre il giovane dio essi usarono una cassa piena dei seguenti giocattoli: la trottola, la lana, la girandola, i dadi e lo specchio. Soprattutto dallo specchio il dio bambino, che non aveva mai visto la sua sfolgorante bellezza, rimase avvinto. Mentre egli era così distratto i Titani lo aggredirono e lo dilaniarono. Dalle gocce di sangue cadute a terra si formarono i rossi semi della melograna.

 

Dionysos, Dioniso, Iacchus, Iacchos, mitologia orfica, dipinto di Carla Roselli, painter

misteri di Dioniso Iacco

ORIGINE DEGLI UOMINI

Gli adepti di Orfeo professavano che gli uomini derivano la loro origine dal sangue dei Titani; costoro, per il crimine commesso contro il piccolo Dioniso Iacco erano stati immediatamente fulminati da Zeus; gli uomini nacquero dalla fuliggine dei fumi prodotti dalla materia dei Titani inceneriti, misti a polvere e sangue (Dione Chrysostomus, Orationes, XXX, 10); quindi il nostro corpo sarebbe nato da Dioniso, saremmo parte di lui, in quanto composti dalla bianca calce viva dei Titani che spartirono e mangiarono le sue carni; mentre dal fuoco celeste della folgore sarebbe scaturita la nostra anima (Olympiodorus, Ad Platonis Phaedrum, p. 61 C).

Atena salvò il cuore di Iacco e Zeus in seguito lo utilizzò per rigenerare il dio con Semele e così nacque Bacco. Erodoto (nato fra il 490 e il 480 a.C.) fa risalire la nascita del Dioniso di Semele a mille anni prima del suo proprio tempo; sempre secondo lo storico di Alicarnasso Osiride, la manifestazione egizia di Dioniso, sarebbe invece nato quindicimila anni prima del regno del re Amasi; tale sovrano governò l’Egitto tra il 569 e il 526 a.C.; fu visitato anche da Solone, occasione in cui il saggio greco acquisì tutta la sua conoscenza sulla mitica Atlantide (Platone, Crizia).

I resti del dio Iacco furono interrati da Apollo sul Parnaso, dove per tre mesi all’anno si celebravano le sacre festività di Bacco.

EPIFANIE DIVINE

Così come Iacco fu ricreato, anche gli iniziati ai misteri nutrivano speranza di palingenesi nell’oltretomba (Aristofane, Rane). Essi invocano il dio chiamandolo toro di molto valore, perché fosse presente con piede di bue alla celebrazione delle sue feste. Ché  agli uomini è preclusa  la vista dei numi nel loro vero aspetto, in tutta la loro immane potenza; una fitta caligine annebbia gli occhi dei mortali (Virgilio, Eneide, II); anche dei semplici manufatti divini, con l’inestinguibile desiderio che accendono nei loro cuori, ne stravolgono le deboli menti; come capitò con la bellissima collana di Armonia, nonna materna di Bacco, dono di Afrodite; in cambio di essa Erifile sacrificò persino il nobile sposo; o con le armi di Achille, il mancato ottenimento delle quali portò Aiace, il baluardo degli Achei, alla follia. Per questo gli dei spesso appaino in sogno, assumendo diversi volti (Servio, Commento all’Eneide, IV).

 

Dionysos, sacri misteri eleusini, dipinto olio su tela di Carla Roselli, nata a Mondaino

culti misterici di Dioniso Iacco

 

 

In questa tela l’artista Carla Roselli, ispirata dai Misteri Eleusini, dipinge il mistico convivio di Iacco e Demetra. Tecnica olio su tela. Scritto da Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori informazioni contattateci al seguente indirizzo e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

 

Dionysos, Iacchos, tigre bellissima, tiger, dipinto di Carla Roselli, pittore IMG_0668

 

 

Dionysus, iniziazione ai misteri, dipinto di Carla Roselli, tecnica olio su tela