GRADIVO, IL DIO CHE INCEDE IN BATTAGLIA

MARTE/GRADIVO – DIO DELLA GUERRA

Gradivo è epiteto cultuale di Marte e significa “colui che conduce la carica sui campi di battaglia”. Egli è raffigurato nel dipinto “Mars Pater” di Carla Roselli . Uno degli dei latini, è il “padre” del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d’oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini.  Ella è la stessa che fu profetizzata da Apollo e indicata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici, ad Enea:  sarebbe stata il segnale della fine della sua ricerca e del raggiungimento del luogo a lui destinato dai Fati;  terra antica, potente nell’armi, fertile, da cui era partito il suo progenitore Dardano (Virgilio, Eneide, III).

 

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

 

Gradivo è epiteto cultuale di Marte e significa "colui che conduce la carica sui campi di battaglia". Egli è raffigurato nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli . Uno degli dei latini, è il "padre" del popolo romano attraverso Romolo.

Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella “Vita di Romolo”, il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo; aiutò a sfamarli insieme alla lupa.

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiSul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli.

Vicino c’è la lupa che allattò i gemelli  Romolo e Remo.

MARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservatiMARTE - DIO DELLA GUERRA Nel dipinto "Mars Pater" di Carla Roselli è raffigurato Marte, uno degli dei latini, il "padre" del popolo romano attraverso Romolo. Egli è alla guida di una biga d'oro sul parapetto della quale è cesellata una scrofa bianca con alcuni dei suoi trenta maialini. Ella è la stessa che fu profetizzata dal Tevere, uno degli dei fluviali italici ad Enea come fine della sua ricerca. Accanto ad essa sono rappresentati un picchio, ed un fico, animale totemico e pianta sacri a Marte, fra i popoli latini. Come detto da Plutarco nella "Vita di Romolo", il picchio fu visto portare bocconi di cibo agli abbandonati Romolo e Remo ed aiutare a sfamarli insieme alla lupa. Sul terreno sono raffigurate delle oche, in memoria del loro salvifico starnazzare durante la calata dei Galli e la lupa che allattò i gemelli Romolo e Remo. Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella "Reggia" come immagine del dio della guerra. Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

Il dio impugna una lancia. Come attestato da Varrone (Clemente di Alessandria, Protrepticon ) i Romani veneravano una lancia conservata nella “Reggia” come immagine del dio della guerra.

Due impetuosi destrieri tirano il suo carro; i cavalli, secondo Anchise (Virgilio, Eneide, III), portendono guerra, alla guerra si armano i cavalli, con fiducia di pace, perché concordemente tollerano il giogo del carro.

Tecnica olio su tela. Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi. Tutti i diritti riservati

 

Gradivo Marte signore della guerra, colui che incede in battaglia, dipinto olio su tela di Carla Roselli, ariete- ram's head