ZEUS IUPPITER – RE DEGLI DEI
Nel dipinto “Zeus Egioco” di Carla Roselli è raffigurato Zeus, il re degli dei, figlio di Crono. Egli è colto nell’atto di sconfiggere uno dei Giganti, figli della Terra, Mimante il distruttore. Il Gigante poteva imitare ogni forma e assumere qualunque aspetto volesse (Euripide, “Ione”, v. 2015). Zeus prima lo paralizza scuotendo l’ egida “tremenda, guarnita di fiocchi”, poi lo trafigge con l’ immane fulmine. Infine lo brucia e riduce in cenere.
POTERE REGALE
Da Zeus deriva la Regalità stessa, il Potere dei Re, da cui a sua volta origina tutto il potere di un popolo (Omero, Odissea, V); per questo il Poeta definisce i re alunni di Zeus e divini. Se il re è giusto la terra biondeggia di messi, gli alberi danno frutti, le greggi si moltiplicano e il mare brulica di pesci; il popolo gode una feconda prosperità (Omero, Odissea, XIX).
SIGNORE DELLA TEMPESTA
Il sovrano, anche chiamato da Omero l’ adunatore di nere nubi, è il signore della tempesta, pericoloso, improvviso e fiammeggiante.
Da lui provengono i semi celesti, le gocce di limpida pioggia, che la terra riceve. Grazie ad esse vengono generate le messi brillanti e i lieti arbusti, anima e vita di tutte le stirpi animali. (Lucretius De rerum natura II, 991).
POSSESSORE DELL’OLIMPO
Sofocle (Antigone, II stasimo) così lo canta “Potenza che il sonno, incantatore di tutti gli uomini, mai non prende, nè logorano gli instancabili mesi divini, signore che nel tempo non invecchia, tu possiedi d’Olimpo lo smagliante splendore”.
EGIDA
La pittrice Carla Roselli è stata ispirata dall’Egida, lo scudo che incute terrore; con essa il dio sparge tuoni, lampi e turbinose tempeste; è tutta ornata di fiocchi e frange (Omero, Iliade); alcuni (Scholia Palaia en te Iliada, II, pag. 48) dicono che fosse stata creata con la pelle di Amaltea, la capretta nutrice di Zeus, nume “dalla gran voce rombante”.
Basta scuoterla leggermente perché infonda il panico anche nell’animo di stagionati guerrieri. Spesso Atena, la figlia preferita di Zeus, la prende in prestito (Omero, Iliade). Secondo Ares, il sanguinario dio eversore di mura, rovina dei mortali, la predilezione nasceva dal fatto che il padre degli dei e degli uomini avesse generato Pallade Atena da solo, senza intervento femminile (Omero, Iliade, V).
MITI CRETESI
Altri sostengono che Zeus, figlio di Rea, uccise la capra e si rivestì della sua pelle; poi si servì delle corna per fare un arco ed è per questo che un certo luogo a Creta era chiamato Aigidokon (dono della capra), a quanto riferisce Euforione (Scholia Palaia en te Iliada, II, pag. 48).
Tecnica olio su tela . Dipinto da Carla Roselli. Scritto di Vanessa Foschi, 2017/2018. Tutti i diritti riservati