Apollo and the art of prophecy, Apollo dio della profezia, Myths / Mitologia - Vanessa Foschi

Apollo, monte dove approdò Deucalione, seggio profetico

  • 3 novembre 2018

APOLLO, DELFI, PARNASO

 

 

Apollo, momte dove profetizza Apollo

Apollo Invitto, dipinto olio su tela di Vanessa Foschi / Apollo Undefeated, oil on canvas painting by Vanessa Foschi, e-mail: vanessa.foschi@yahoo.it

 IL VATE CORONATO D’ALLORO (DAFNE)

Dafne, in forma di alloro cinge il dio Apollo sullo sfondo del dipinto “Apollo Invitto” di Vanessa Foschi. Si possono anche osservare le brillanti vette gemelle del monte Parnaso, il seggio profetico. Era stato chiamato, nei famosi gliconei di Euripide (Fenicie vv. 226, 227 )  “roccia splendente che proietta una duplice vampa di fuoco”. Come affermato da Eschilo nel prologo delle Eumenidi (vv. 21-27), sotto la sua sommità si trova il cavo antro Coricio sacro alle Ninfe, nei cui recessi gli dei amano dimorare, e dove gli abitanti di Delfi in tempi bui solevano nascondere di tesori dell’oracolo, come attestato da Erodoto.

APOLLO, BACCO E MONTE PARNASO

Ovidio dice che questo fu il luogo dove approdò la piccola barca di Deucalione, figlio di Prometeo, dopo il diluvio. Tutto il resto era stato coperto dal mare, a causa dell’ira di Zeus contro il malvagio genere umano. Qui il giusto Deucalione, insieme alla moglie Pirra, levò la sua prima preghiera; invocò le Ninfe della grotta Coricia e il potente  spirito della montagna (Metamorfosi I, vv. 315-320) :

Separat Aonios Oetaeis Phocis ab arvis,/terra ferax, dum terra fuit, sed tempore in illo/ pars maris et latus subitarum campus aquarum; /mons ibi verticibus petit arduus astra duobus, /nomine Parnasus, superatque cacumina nubes: hic ubi Deucalion (nam cetera texerat aequor)/cum consorte tori parva rate vectus adhaesit, / Corycidas nymphas et numina montis adorant/ fatidicam Themin, quae tunc oracla tenebat

 Tutta la landa  è anche il condiviso dominio di Bacco  Bromio (il Rumoroso). Durante i tre mesi invernali le sacerdotesse Tiadi partivano da Atene conducendo le sacre danze, lungo diverse tappe, fino qui (Pausania Focide). Nei miti orfici si sosteneva che Iacco, una versione precedente del Bacco tebano, fu smembrato dai Titani e che i resti del suo corpo, eccezion fatta per il cuore, furono qui interrati da Apollo sul monte Parnaso.

La montagna si staglia contro il cielo di Delfi. Apollo ricevette la sede fatidica dalla  nonna materna Febe (Diodoro, Biblioteca Storica V, 67). Fu un regalo di compleanno (Eschilo, Eumenidi, vv. 6,7). La precedente detentrice dell’oracolo era stata Temi che lo aveva ereditato dalla Terra stessa.

Da suo padre Zeus Apollo ebbe anche l’arte della profezia (Eschilo, Eumenidi v.17). Egli getta oracoli attraverso i suoi profeti da un focolare di eterno fuoco. Esso era situato al centro della terra (Euripide, Ione, vv. 461-464,  Eschilo, Coefore, v. 1037)

 

Apollo

Apollo, Delfi, sede della profezia, Parnaso